Museo | Collezione Bologna Buonsignori | Sede storica | Archivio storico

Museo della Società

Il Museo della Società, si trova a Siena in Via Roma n. 71, nello stesso edificio in cui è situata la attuale sede amministrativa della Società di Esecutori di Pie Disposizioni Onlus.
E’ allestito in alcuni locali (il Coro delle Monache e la ex Sagrestia della Chiesa di Santa Maria degli Angeli) che facevano parte dell’antico Convento del Santuccio e raccoglie una piccola ma preziosa collezione di tavole di scuola senese tre-quattrocentesche.
E’ stato realizzato nel 1938, in seguito ad accordi intercorsi tra la Società di Esecutori e la Soprintendenza all’arte medioevale e moderna, in base ai quali, tra l’altro, la Società si impegnava a realizzare, nell’antico coro e nell’ex sacrestia, un Museo di arte antica, trasferendovi le opere già conservate nella propria sede storica sotto le volte dello spedale Santa Maria della Scala, e la Soprintendenza si impegnava a cedere alla Società i locali in uso perpetuo.
L’inaugurazione del Museo ebbe luogo il 18 settembre 1938, in abbinamento alla inaugurazione della Mostra delle opere di Jacopo della Quercia nel V centenario della scomparsa dello scultore senese, alla presenza del Re Vittorio Emanuele III.
Nella stanza d’ingresso antistante al salone sono state successivamente collocate opere provenienti da altre proprietà della Società.
Il Museo è aperto al pubblico su richiesta, per visitare il Museo è consigliabile concordare un appuntamento telefonico 0577/284300. L’ingresso al Museo è gratuito.

Collezione Bologna Buonsignori

La collezione Bologna Buonsignori è un insieme di raccolte di oggetti di varia natura e diversa provenienza, che nel loro insieme costituiscono un’interessante documentazione di collezionismo privato ed un elemento di particolare singolarità rispetto ai consueti itinerari artistici senesi. E’ costituita da una collezione archeologica, da una collezione di armi, da raccolte di ceramiche italiane e di ceramiche ed oggetti orientali, da dipinti appartenenti ad epoche diverse, da una raccolta di statue lignee ed infine da altri oggetti di arte varia.

La maggior parte delle opere è stata raccolta in lunghi anni di appassionate ricerche da Clemente Bologna (1873-1964), che effettuò le ricerche e gli acquisti prevalentemente nella Toscana e nel Lazio, sia direttamente, sia tramite esperti ed antiquari. Altra parte degli oggetti esposti proviene dall’antica famiglia senese Buonsignori (noti banchieri del secolo XIII) della quale Faustina Buonsignori (1875 – 1948) moglie di Clemente Bologna, era l’ultima discendente coniugata.

Clemente Bologna e Faustina Buonsignori ebbero due figli Luigi Maria e Leopoldo. Entrambi hanno lasciato alla Società di Esecutori di Pie Disposizioni la propria quota degli oggetti d’arte di famiglia, custoditi nella villa “Il Comizio” di Montepulciano, perché fossero raccolti e conservati in un unico contesto espositivo, progetto che è stato realizzato nel 1983.

Sede storica della Società di Esecutori di Pie Disposizioni

I locali che costituiscono la sede storica della Società di Esecutori di Pie Disposizioni, corrispondono al luogo sotterraneo dove originariamente si riunivano, già dalla metà del XIII secolo, i Confratelli della Compagnia detta della Madonna sotto le Volte dello Spedale di Santa Maria della Scala. Dalla aggregazione di detta compagnia con altre due confraternite laicali che avevano eletto la propria sede nei medesimi luoghi, nacque quella che avrebbe poi assunto il nome di Compagnia dei Disciplinati. Di tale fusione viene trovata traccia nei Capitoli del 1298 pubblicati dal De Angelis, nonché in una lettera di Santa Caterina da Siena indirizzata alla Compagnia dei Disciplinati. La Santa senese aveva, in prossimità dei sotterranei in cui si adunavano i Fratelli di detta Compagnia, una piccola cella dove si recava di notte a pregare, tuttora conservata nella limitrofa sede della Compagnia che da ciò prese appunto il nome di “Santa Caterina della Notte”.

La sede amministrativa sotto le volte dello Spedale fu mantenuta nel susseguirsi delle vicende storiche nel corso delle quali la antica Compagnia dei Disciplinati, centro e vita della carità senese, ha subito vari mutamenti di forma ed è divenuta Società di Esecutori di Pie Disposizioni, fino al trasferimento, avvenuto nel 1915, presso l’attuale sede di Via Roma, essendo divenuti insufficienti gli storici locali rispetto all’ampliamento dell’attività derivante dalla gestione   dell’Ospedale Psichiatrico.

I locali della sede storica sono stati fatti oggetto, negli anni, di interventi di sistemazione per esigenze di decoro , di funzionalità, di rapporti con l’Ospedale Santa Maria della Scala.

Nei locali della sede storica è riunita ed esposta la collezione di bozzetti di ammissione e saggi di studio eseguiti, tra la fine del Settecento e la prima metà del Novecento, dai   pittori ( tra cui Amos Cassioli, Pietro Aldi, Paride Pascucci, Cesare Maccari, Arturo Viligiardi ) che usufruirono delle borse di studio dell’ Alunnato Biringucci, istituito dalla Società di Esecutori di Pie Disposizioni grazie ai lasciti del patrizio senese Cavalier Marcello Biringucci e della moglie Cassandra de’ Vecchi.

A partire dall’anno 2000 i locali costituenti la sede storica della Società e dell’Oratorio della antica Compagnia della Madonna Sotto le Volte dello Spedale, con i beni di interesse storico artistici ivi conservati, sono stati messi a disposizione del comune di Siena e della allora Istituzione Santa Maria della Scala affinché venissero inseriti nel circuito museale.

Archivio storico

L’Archivio storico della Società di Esecutori di Pie Disposizioni, con sede in Siena, Via Roma n. 71, riconosciuto di rilevante interesse culturale e pertanto soggetto al rispetto delle norme di tutela di cui al D.Lgsl. 42/2004, raccoglie un complesso documentale di oltre 5000 pezzi, dal XIV al XX secolo, i quali rappresentano la memoria storica della Associazione, delle sue attività , dei lasciti ad essa pervenuti, nonché dei rapporti con il potere politico e religioso, con i relativi collegamenti alle vicende politico sociali della città di Siena e del suo territorio.

L’archivio, il cui patrimonio è costituito dall’insieme dei documenti, prodotti dalla Società, relativi agli affari esauriti da oltre quaranta anni, nonché dai documenti provenienti da archivi privati pervenuti all’Associazione in virtù di lasciti, donazioni, acquisizioni, fusioni con altre compagnie od enti, si compone delle seguenti sezioni n. 5 sezioni:

  • Compagnia;
  • Società;
  • Eredità e legati;
  • Congregazione dei poveri vergognosi;
  • Ospedale Psichiatrico San Niccolo’.

L’inventario dell’archivio è stato pubblicato ad opera del Prof. Giuliano Catoni nel 2010.

L’archivio della Società di Esecutori di Pie Disposizioni di Siena. Inventario“, Siena, Amministrazione provinciale di Siena, 2010

Il direttore dell’Archivio Storico è il Segretario Generale.

Modalità di accesso all’archivio e di consultazione

L’ accesso ai documenti dell’Archivio storico avviene tramite la compilazione di una domanda, contenente le generalità, il recapito e la qualifica del richiedente nonché le motivazioni e l’oggetto della ricerca , alla quale dovrà essere allegato il nulla osta rilasciato dal Soprintendente Archivistico per la Toscana.

Scarica il modulo di accesso: modulo accesso archivio

Nella sezione B del modulo precompilato per la presentazione della domanda, che dovrà essere sottoscritta dal richiedente per presa visione e per accettazione, sono descritte le regole per l’accesso all’archivio e per la consultazione dei documenti.

La domanda con l’allegato Nulla Osta potrà essere trasmessa per email all’indirizzo opere.pie@libero.it o inviata per posta ordinaria al seguente indirizzo: Via Roma n. 71 – 53100 Siena

Non possono essere effettuate ricerche per corrispondenza

L’archivio è accessibile, previo appuntamento telefonico con la persona incaricata Signora Monica Campini (0577 284300), nei seguenti giorni ed orari:

Orari:
Martedì e Giovedì: 9-13 e 15-17
Venerdì: 9-13

Riproduzioni:
Le eventuali riproduzioni fotografiche o fotostatiche possono essere effettuate solo dopo l’autorizzazione da parte del Direttore dell’archivio.

Richieste di Prestito temporaneo:
Sulle richieste di prestiti per mostre temporanee delibera il Consiglio Esecutivo sulla base della valutazione del progetto organizzativo e scientifico, dello stato di conservazione del documento richiesto, della qualità, sicurezza, idoneità ambientale del contesto ospitante, dopo aver acquisito il parere dei Soci con specifica professionalità o di consulenti esterni di comprovata esperienza, nonché il necessario nulla osta della competente Soprintendenza.